Parliamo di tecnologia ed innovazione, due parole che si tengono insieme. Sappiamo che la dove ci sono problemi e anche resistenza al cambiamento spesso ci sono altrettante opportunità. Ce ne sono tante, ma una per tutte che potrei dire è la rigidità, che fa il paio con il fatto che la tipica azienda italiana è di stampo familiare/padronale. Questo purtroppo nella PMI (piccola e media impresa) che di fatto costituisce il tessuto principale delle aziende italiane, è un grande problema. Al di là del fatto che ci sono tantissimi esempi, tutti italiani, che però sono imprenditori diciamo illuminati che hanno però adottato un modello di apertura e che va molto sul “delega e controllo“. Se io non ho fiducia di “Piero”, come posso immaginarmi che “Piero” diventi passionalmente coinvolto nel business? Quindi, condivisione dell’obiettivo, ma soprattutto delega, che oggi fa il paio anche con smart working. Si parla tanto di smart working, ma molti fanno remote working, pretendono che io alle 9:00 clicco e sono online dietro uno schermo per 8 ore al giorno. Io posso lavorare alle 2:30 di notte se ho il bambino col dentino nuovo o quant’altro, basta che io per quel giorno, per quell’ora, ti porto in risultato il business. Come a scuola: per fare una relazione ci metto due ore, qualcuno ci mette due giorni, sono più bravo? No! Semplicemente ho altro da fare. Mi devo prendere il mio ozio creativo per far si che io diventi io e possa portare un risultato all’azienda. Questo molti imprenditori non lo hanno capito. Un po’ per generatività, un po’ perchè ormai abbiamo anche il problema, se vogliamo, di passaggio generazionale. Quindi sono tutti over 60-65, che magari trovano dei giovani che vogliono fare altro, quindi già lì c’è un grande problema, e ci facciamo acquistare da Francesi o altri… Ma d’altra parte però io faccio fatica a delegare e io stesso ho dovuto fare opera di coercizione perchè non riuscivo, fino ai 35-40 anni, a fidarmi degli altri. La parità di livello, il rispetto reciproco in qualche modo, perchè io posso anche saper fare l’imprenditore, il “buttadentro”, ma poi mi giro, so che tu fai il tuo lavoro e mi porti quel business, perchè lo abbiamo concordato prima.
